AIA Sezione di Napoli: Via Claudio C/O Stadio San Paolo - 80125 Napoli - C.F. 95209710631



STORIA DELLA SEZIONE

di Capone Giuseppe del 05/12/2015


LA STORIA DELLA SEZIONE

In Campania si hanno notizie di attività sportiva arbitrale antecedenti al 1921 da parte di arbitri, i cui nomi risultano nell’elenco ufficiale dei direttori di gara. In quegli anni, la figura arbitrale era talvolta rappresentata dai giocatori delle stesse squadre: infatti i primi direttori di gara furono giocatori delle squadre Internazionale, Naples, Pro Napoli, Puteolana, Pro Caserta etc. le quali facevano parte del girone regionale Campano. Già dalla stagione sportiva 1912-1913 abbiamo traccia delle seguenti partite:
1912-1913 Lazio - Naples 2-1 Arbitro Reiclin
1919-1920 Internazionale – Naples 2-1 Arbitro: Argento
1919-1920 Puteolana – Naples 1-1 Arbitro: Del Pezzo
1919-1920 Puteolana- Internazionale 1-1 Arbitro Del Pezzo
1919-1920 Internazionale – Puteolana 3-1 Arbitro Amedeo Barra
1919-1920 Internazionale – Pro Napoli 6-1 Arbitro Amedeo Barra
1919-1920 Naples – Pro Caserta 7-0 Arbitro Amedeo Barra
1920-1921 Internazionale Bagnolese 3-1 Arbitro Amedeo Barra
1920-1921 Puteolana – Naples 3-1 Arbitro Argento
1920-1921 Bagnolese – Internazionale 1-1 Arbitro Amedeo Barra
1920-1921 Naples – Savoia 7-0 Arbitro Argento
Tali gare avvalorano i dati dell’Annuario del Giuoco del Calcio relativo alla stagione 1926/1927; infatti, vi sono molti direttori di gara napoletani che risultano già essere Benemeriti e, quindi, con anzianità associativa di diversi anni. Tra questi ricordiamo Reiclin, Mario Argento, Giusto Senes, Amedeo Barra e Gaetano Del Pezzo.
Il primo gruppo degli arbitri, fondato nel 1921, con la denominazione di “Gruppo Arbitri Campani” , che comprendeva anche i direttori di gara di Salerno, Benevento, Avellino e del Molise, si deve all’entusiasmo ed all’attività di Carlo Garozzo, giocatore dell’A.C. Napoli che, in associazione con i già citati Argento, Barra, Senes, Del Pezzo, Reiclin ed altri, dettero vita alla prima sezione arbitri di Napoli e quindi del meridione d’Italia.
Successivamente, si avvicinarono al mondo arbitrale Luigi Bronzo, Carlo De Crescenzo, Luigi Filosa, Medoro Ferorelli, Antonio Mollichelli, Giuseppe Puglia, Paolo Virgilio Uccello, Mario Amalfitano, Massimo Pausa, Carlo Di Nanni ed altri.


IL NOME “SEZIONE DI NAPOLI OTTAVIO ANZANO” ….chi era costui ?

OTTAVIO ANZANO nasce ad Avellino il 02/09/1926 e durante gli studi universitari frequenta il corso arbitri presso la Sezione di Napoli con la quale nasce un indissolubile rapporto che neanche la morte è riuscita a troncare.
Il giovane Ottavio diventa aspirante arbitro il 28/02/1949 e l’anno successivo consegue la laurea in Medicina e Chirurgia cum laude presso l’Università di Napoli: sport e studio coniugati alla perfezione.
Resta a disposizione dell’allora C.A.R. Campano fino alla stagione 1953/54 quando passa in IV Serie classificandosi al primo posto negli esami di ammissione tenutisi a S. Benedetto del Tronto.
La sua carriera si svolge tra IV serie e Serie C fino alla stagione 1963/64 quando chiede di transitare nel ruolo di A.F.Q., fa in tempo, comunque, ad essere insignito del Seminatore d’oro quale miglior arbitro a disposizione della serie C.
L’anno successivo (1965) vengono istituiti i Commissari Speciali e l’appassionato Ottavio supera brillantemente gli esami e si mette a disposizione dell’allora C.A.D. di Roma.
Gennaro Marchese lo nomina suo vice dal 1965 al 1967 quando ottiene la nomina ad arbitro benemerito .
Dal 1968 al 1972 diventa Presidente della “sua” Sezione di Napoli continuando la carriera di C.S. fino ad a arrivare alla CAN A/B nel 1971 dove rimarrà fino al 1978.
Dal 1973 al 1978 abbandona la Sezione di Napoli per ricoprire la carica di Presidente del CRA Campania.
Dal 1978 al 1981 è il vice di Roversi alla CASP; nel 1982 diventa vice di Jonni alla Commissione Coordinamento e Controllo dell’A.I.A. presso la LND; successivamente (1982/1984) torna vice di Roversi alla CAN C.
Nel 1984 riprende l’attività di Osservatore Arbitrale alla CAN A/B fino al 1989.
Contestualmente è Componente del Consiglio Direttivo del Settore Tecnico della FIGC quale rappresentante dell’AIA e Sovrintendente Sanitario dell’AIA.
Per due stagioni (1988/89 e 1989/90) è il vice di Gussoni alla CAN A/B.
Dal 1990 torna alla “sua” Sezione dispensando l’enorme saggezza e competenza a tutti gli associati napoletani.
Nel 1994 è insignito dal CONI della Stella d’argento al merito sportivo.
Dal 2000 “accetta” l’incarico di Consigliere nel C.D.S. sezionale dove mette la sua esperienza al servizio dei giovani “emergenti” diventandone il tutor di riferimento; incarico che tutti i Presidenti succedutisi gli hanno rinnovato con entusiasmo.
Il 02/05/2006 diventa Presidente Onorario della sezione “Carlo Garozzo di Napoli”.
Nel 2009 è insignito dal CONI della Stella d’oro al merito sportivo che ritirerà nel 2011.
Il 27 marzo 2012 muore dopo una breve ma invincibile malattia che comunque non riesce a tenerlo lontano dai campi per visionare i “suoi” ragazzi.
Il 5 settembre 2014 si conclude l’iter burocratico e l’A.I.A annovera a Napoli la sezione “Ottavio Anzano”.

I PRESIDENTI E GLI EVENTI DA RICORDARE

1927 è anche l’anno di nascita dell’A.I.A. e del C.I.T.A. (Comitato Tecnico Arbitrale) e per tale ragione è considerato l’anno zero, da dove parte tutto, anche se precedentemente – come abbiamo appena visto - già erano nate le prime figure arbitrali . Il gruppo arbitri napoletano viene affidato all’Ing. Cavalli, primo presidente sezionale

1932 Subentra alla presidenza il Marchese. Gaetano Del Pezzo che sposta la sede degli arbitri partenopei da Via Guantai Nuovi 46 al Circolo Canottieri Napoli prima e, l’anno successivo, presso l’Hotel Centrale in Via Roma 136. Il gruppo arbitri viene intitolato a Carlo Garozzo, un giovane calciatore dell’A.C. Napoli, scomparso prematuramente e che si dilettava anche nell’arbitraggio.

1933 la sezione di Napoli comprende già una sessantina di associati con in testa Guido Cavalli, Aniello Mazza ed Agostino Gamba; altri nomi sono quelli di Pasquale e Nicola De Felice (Nocera), Marcello Nappa, Nino Mosca, Alberto De Crescenzo, Carmine Focilli (Salerno), Nicola Casotti, Aldo Palmieri (Caserta), Angelo Iannacci, Giuseppe Astori (Campobasso), Francesco Conca che arbitrano nelle categorie regionali mentre Demetrio Stampacchia, Nino Mosca, Agostino Gamba, Carlo Di Nanni , Felice La Terza, Ugo Siniscalco, Giusppe Vollero, Raffaele Paudice e Luigi Ruggiero danno lustro alla sezione operando nelle categorie nazionali.

1935 la presidenza passa all’ing. Amedeo Barra sostituito nel 1936 da Aniello Mazza il quale, nel 1937, trasferisce la sezione in via Medina, 36 ove rimarrà fino alla fine della II Guerra Mondiale

1946/1947 terminata la guerra, la sezione AIA di Napoli, guidata da Agostino Gamba coadiuvato dal Segretario della Sezione Amedeo Salerno, che in seguito diventa Presidente Nazionale della FIP (Federazione Italiana Pallacanestro) e successivamente Presidente Provinciale del Coni di Napoli si sposta in Via Egiziaca a Pizzofalcone,35.

1958 alla guida degli Arbitri Napoletani viene chiamato Demetrio Stampacchia che opta per una nuova sede in via Duomo, 152. La sezione accoglie tutti coloro che avevano il desiderio di far parte del mondo arbitrale e, in particolar modo, colleghi residenti in comuni limitrofi come Frattamaggiore e Pozzuoli o sulle isole di Capri ed Ischia. Proprio in questi anni cresce e si afferma un arbitro che successivamente fonderà la sezione di Frattamaggiore: Gennaro Marchese, arbitro Internazionale con ben 163 gare in serie A. In quegli anni assurgono ai massimi campionati nazionali Luigi Grillo e Michele Caputo con direzioni in serie A

1964 con la presidenza di Gennaro Marchese, eletto al termine della sua attività di direttore di gara, viene dato un nuovo impulso alla vita sezionale e si decide di trasferire la sede in Via Chiaia.

1968 La presidenza passa all’A.B. Ottavio Anzano che resterà alla guida per un quadriennio e trasferirà la sede in un moderno stabile al Vomero, in Via Vaccaro 20. Nel frattempo il numero degli associati supera quota 300 e la sezione annovera diversi suoi associati nei campionati nazionali e regionali.

1972 La preziosa eredità viene raccolta dal presidente Enrico Romano che gestisce la sezione fino al terremoto.

1980 Seguono gli anni difficili del post-terremoto in Campania, amministrati con saggezza dal presidente Nicola Continillo, Osservatore arbitrale alla CAI e stella al merito del CONI.

1984 si fanno sentire le ripercussioni dell’effetto terremoto con l’acuirsi ed il dilatarsi delle tensioni negli stadi con cui deve confrontarsi il presidente A.B. Enzo Montesarchio, Vice-CRA Campano, Osservatore arbitrale alla CAN e stella al Merito del CONI.

1987 il testimone passa a Salvatore Lombardi, già Vice-Presidente del CRA e Commissario Straordinario della Sezione, al quale - nel 1989 – viene assegnato il premio “Gino Agostani” destinato al miglior presidente di sezione italiano.

1992 sale in carica – per la sua prima esperienza -Gennaro Colella

1995 La sezione viene affidata all’A.B. Francesco Golia che la guida per due anni.

1998 il nuovo presidente di sezione è l’A.B. Pasquale Lauretano che dispone l’ultimo trasferimento della sezione nella nuova ed attuale sede all’interno dello Stadio San Paolo.

1999 gli succede Giuseppe Fonisto che, nelle successive elezioni del 2000, viene confermato alla guida degli arbitri napoletani.

2004 dopo un breve commissariamento della sezione, le nuove elezioni riportano alla presidenza l’ormai A.B. Gennaro Colella poi insignito del premio nazionale “Luciano Manzoli” quale presidente di sezione particolarmente distintosi nel corso della stagione sportiva 2004/2005. Sotto la sua gestione la sezione di Napoli "ritrova" un arbitro ai vertici: Antonio Iannone nel 2006 viene promosso dalla CAN C alla CAN

2007 a dopo le dimissioni di Colella, viene eletto dagli associati l’A.B. Paolo Gregoroni che nel giugno 2012 viene riconfermato alla guida della sezione. A dicembre 2012 la sezione di Napoli supera i 600 associati.

2013 La Sezione di Napoli torna in serie A dopo Franco De Luca, tocca a Ciro Carbone “sbandierare” dal campo per destinazione del Barbera di Palermo: è il 19 maggio e Ciro è uno degli assistenti di Roca in Palermo-Parma

2014 Ad un anno dall’esordio di Carbone e 50 anni dopo Gennaro Marchese, tocca a Fabio Maresca l’onere (e l’onore) di riportare la Sezione al “comando delle operazioni” in Serie A: è il 18 maggio e Fabio è chiamato all’esordio all’Olimpico di Roma per dirigere Lazio- Bologna. Pochi giorni dopo il ritorno in A la biennale vota per la dedica della sezione allo scomparso Presidente onorario a.b. Ottavio Anzano, il 5 settembre , con comunicazione della segreteria A.I.A. la sezione di Napoli cambia nome ….. da “Carlo Garozzo” diventa “Ottavio Anzano”, nel frattempo esordisce in CAN B Pasquale Cangiano portando a tre il numero di associati ai vertici nazionali.

2015 Ciro Carbone viene promosso alla CAN A riportando stabilmente la sezione di Napoli nella massima serie. Il 20 settembre, un nuovo "primato" sezionale: per la prima volta nella storia della sezione due associati collaborano alla direzione di una gara di serie A : Fabio Maresca come arbitro e Ciro Carbone in qualità di A.A. compongono la sestina che arbitra ATALANTA-H.VERONA

2016 Il 29 maggio la sezione di Bologna consegna a Fabio Maresca il prestigioso "PREMIO BERNARDI" quale miglior arbitro della CAN B esordiente nella massima serie; il 7 giugno l'O.A. Nicola Cavaccini succede a Paolo Gregoroni (non ricandidatosi) alla guida della sezione.
Il 1 luglio 2016 Napoli torna in CAN A con un arbitro: Fabio Maresca viene promosso.
il 7 ottobre 2016 si ritorna in Europa: Ciro Carbone viene designato come A.A.2 nella gara del campionato europeo U21 Norvegia - Scozia

QUANDO CI CHIAMAVAMO “ SEZIONE DI NAPOLI CARLO GAROZZO” (1927-2014)…ma chi era costui ?

Siamo agli inizi del 1900, quando dall’Egitto giunge a Napoli, per frequentare l’Istituto d’Arte, un giovane e facoltoso egiziano di origine italiane, CARLO GAROZZO.
Il giovane Garozzo in Egitto aveva appreso dagli Inglesi le regole del football e una volta a Napoli, con l’ausilio dei fratelli Carlo e Ninò Bruschini, con cui condivide questa sua passione, diffonde il gioco del football tra la gioventù-bene napoletana.
Piccoli gruppi di giovani aristocratici napoletani si trovano così ad ingaggiare accese partite di calcio con baldi marinai inglesi. Spesso, infatti, quando i marinai hanno il permesso di scendere dalle navi ancorate nel porto di Napoli, si fronteggiano in ardimentosi incontri al largo del Mandracchio (terreno sconnesso tra l’attuale Piazza Municipio e via Medina, nei pressi del molo marina), attirando la curiosità e gli sberleffi dei residenti della popolare zona. Il Garozzo, insieme al gruppo di amici della aristocrazia napoletana e all’inglese William Poths getta così il seme della prima ed autentica società di calcio napoletana. E’ il 1903, nasce la società Naples Cricket and Football Club. Sede è la villa Reichlin a Capodimonte. Ne fanno parte: Cav. Ing. Anatra Emilio (Presidente); il Duca Coscia Luigi di Paduli (V . Presidente) e Reichlin Alfredo Vittorio; rag. Luigi Caristo (cassiere); Del Monte Ugo, Bruschini ing. Attilio, Cutolo Teodoro, Carlo Garozzo (Consiglieri). Giocano inglesi, tedeschi, belgi e un danese, ma anche napoletani, tra cui i fratelli Michele e Paolo Scarfoglio (figli di Edoardo), l’ing. Guido Cavalli (portiere) , Carlo Garozzo (terzi), il marchese Gaetano ing. del Pezzo (terzi), i fratelli Bruschini, il Duca Coscia Luigi di Padula, i fratelli Reichlin, Mario Argento, ing. Amedeo Barra. Il campo è a Bagnoli, Poligono Tiro a Segno Nazionale (63x100). Fungono da giudice di gara (arbitro) gli stessi calciatori. Il Garozzo intanto non si limita alla sola attività di giovane calciatore dell’A.C. Napoli ma, nella stagione 1921-22, diventa allenatore del Calcio Savoia di Torre Annunziata e associa a queste sue attività un ulteriore passione quella dell’arbitraggio, Infatti, a partire dagli anni venti, il gioco del calcio non risulta più essere praticato esclusivamente dalla gioventù-bene dei Circoli sportivi napoletani ma si diffonde diventando un fenomeno popolare dando vita ad incontri sempre più avvincenti ed accesi. Si sente così forte la necessità della presenza di una persona che consenta la correttezza del gioco e la giusta applicazione delle regole. Per venire incontro a questa esigenza nel 1921, un piccolo gruppo di nobili napoletani, quasi tutti ex calciatori (Cavalli, Del Pezzo, Garozzo, Reichilin, Argento, Barra, Senes), danno vita, guidati da Carlo Garozzo, al primo nucleo di arbitri di Napoli inizialmente guidato dall’ing. Guido Cavalli e dal 1932 dal Marchese Gaetano Del pezzo. Quest’ultimo, riconoscente per la passione e per l’entusiasmo profuso, decide successivamente di intitolare la costituita sezione napoletana di arbitri al Carlo Garozzo, nel frattempo prematuramente scomparso.


LE "STELLE DEL PASSATO"
La figura arbitrale di maggiore spicco a Napoli fu indubbiamente quella di Gennaro Marchese, insignito del premio “Giovanni Mauro” per la stagione 1957/1958, arbitro in forza alla CAN dal 1950 al 1964. Lo seguono in ordine di presenze l’arbitro Internazionale Agostino Gamba e premio “Giovanni Mauro” per la stagione 1946/1947 che arbitrò 87 gare nella massima serie fino al 1951 e prima di lui Aniello Mazza, con 58 gare in serie A tra il 1933 ed il 1943. Demetrio Stampacchia, arbitrò 11 gare del massimo campionato tra il 1945 ed il 1959, seguito da Pasquale Caputo con 6 gare dal 1956-1960 e da Giovanni Mosca, con 2 direzioni negli anni 1947/1948.
Alla fine degli anni cinquanta venne promosso alla CAN Ottavio Anzano, seguito una decina di anni dopo da Albino Ambrosio, Piero Marti, Antonio Mosca e poi da Giuseppe Marti
Agli inizi degli anni settanta iniziò la sua attività arbitrale nella sezione di Napoli, prima di trasferirsi in Toscana a Prato ed intraprendere successivamente la sua attività federale nella Lega Giovanile, Gennaro Testa, che nella stagione 1972/1973 conseguì il premio nazionale “Carlo Angeletti” per il miglior arbitro esordiente CAD – Ruolo Interregionale; alcuni anni dopo, le sue qualità lo portarono ai vertici delle categorie nazionali consentendogli di dirigere diverse gare di serie A.
Per concludere ..un grato e commosso ricordo alla memoria dell’A.B. Luciano Lupi di Genova, storiografo ufficiale dell’AIA ed a tutti i colleghi che hanno collaborato a ricostruire la nostra storia con particolare riferimento al compianto A.B. Salvatore Lombardi per l’accuratezza della ricerca dei dati di Carlo Garozzo cui la sezione era intitolata fino al 5 settembre 2014.